La testimonianza della moglie Cristina Magni e la partecipazione della comunità casalasca con il supporto degli Amici dell’Ospedale Oglio Po.
L’apparecchiatura verrà condivisa fra Pediatria e Day Hospital Oncologico.
Stamattina, mercoledì 30 ottobre 2024, nella sala riunioni dell’ospedale Oglio Po è stata consegnata l’apparecchiatura Eco Venosa per la Pediatria e il Day Hospital Oncologico, acquistata grazie alle donazioni raccolte con il progetto ANDOM. Quelle magliette colorate che in tanti a Casalmaggiore hanno acquistato, nate da un'idea di Nazzareno Condina (giornalista scomparso lo scorso 11 settembre), sostenuta prima da un gruppo di amici e poi da tantissime persone.
Ad accogliere il dono dalle mani di Cristina Magni (psicologa e psicoterapeuta, moglie di Condina) è stato il direttore Generale dell’Asst di Cremona Ezio Belleri. Alla consegna erano presenti Claudio Cavalli (Direttore Pediatria Asst Cremona), Matteo Brighenti (Referente Day Hospital Oncologico Oglio Po), Federico Pasin (Referente Day Hospital Oncologico Oglio Po), Barbara Lunardini (Coordinatrice Pediatria e Day Hospital Oncologico Oglio Po), Claudio Toscani (Presidente Associazione Amici dell’Ospedale Oglio Po), molti operatori sanitari e parte della comunità casalasca.
UN GESTO NOBILE CHE METTE GLI ALTRI DAVANTI A SÉ
«Questo ecografo è molto più di un dono - ha affermato Belleri - ma è una testimonianza di vita e malattia, ma soprattutto di speranza. Un gesto nobile, di cura, pensato in un momento di grande sofferenza da parte del giornalista Condina che ha saputo mettere gli altri davanti a sé. Grazie a tutte le persone che hanno contribuito alla raccolta fondi, dimostrando affetto per l’Oglio Po».
ONDA DI SOLIDARIETÀ PER LA VITA, DENTRO LA MALATTIA
«Nazzareno ha affrontato la malattia con quello che chiamava il suo compagno di viaggio, con uno sguardo sempre centrato sulla vita, sulla bellezza delle piccole cose, raccontando questo cammino col sorriso di chi, con consapevolezza e vitalità, ha sempre puntato ad andare avanti. Non a caso la sua prospettiva è stata racchiusa in un’unica parola che è diventato un motto per la comunità: ANDOM» ha raccontato Magni.
«Da un’idea semplice si è generata una grande onda di solidarietà che in pochissime settimane ha contagiato tutto il Comprensorio dell’Oglio Po fino ad arrivare anche ai casalaschi emigrati all’estero. E non finisce qui, aggiunge Magni, «C’è già un'altra sfida di solidarietà è già a buon punto e il prossimo passo, già mosso da Nazzareno, sarà rivolto al reparto di Cardiologia dell’Oglio Po».
IL DESIDERIO CONDIVISO: FARE QUALCOSA PER L’OGLIO PO
Il desiderio è che questa mattina sia una vera e propria festa di condivisione. Un desiderio di chi sta portando avanti ANDOM, ma anche di Nazzareno che aveva scritto sui social: «Perché in quella foto di rito al termine della consegna - il suo auspicio - vorrei ci foste tutti. Ve lo siete meritati, ci avete creduto, avete camminato a fianco di chi, in un caldo pomeriggio di inizio luglio, ha avuto l'idea di stampare una maglietta per sé stesso e per qualche altro suo amico. Quella scintilla che poi è diventata un fuoco; state donando voi all'ospedale senza chiedervi cosa l'ospedale fa per tutti noi ma cosa, nel nostro "strapiccolo", possiamo fare noi per l'ospedale».
GRAZIE AL NOSTRO PAZIENTE CHE NON DIMENTICHEREMO
«Con questo ecografo – commenta Cavalli – Condina ha lasciato un vero e proprio testamento, un gesto concreto che permetterà di ricordarlo per sempre. Si tratta di un ecografo portatile che, in quanto mobile, permette di lavorare al fianco del paziente. Inoltre, aiuterà le équipe infermieristiche ad una valutazione più rapida del problema, risparmiando al bambino l’esposizione ai raggi x».
«Ringraziamo calorosamente il nostro paziente a cui eravamo tutti molto legati e che abbiamo seguito in questo percorso difficile. La sua donazione sarà un aiuto prezioso nelle attività all’interno del nostro Day hospital oncologico» conclude Brighenti.
CON L’ECO VENOSA, TUTTO BENE AL PRIMO TENTATIVO
«Questo ecografo verrà utilizzato in prevalenza dal personale infermieristico, che deve essere adeguatamente formato. Prevediamo l’attivazione di corsi specifici nel breve periodo. Attraverso una sonda lineare, il professionista sarà eco guidato nella realizzazione degli accessi venosi periferici, permettendo l’esecuzione della procedura al primo tentativo. Così si limitano gli interventi sui pazienti, in questo caso ai bambini e ai malati oncologici» spiega Lunardini.
«Chi conosceva Nazzareno sa che la condivisione era uno dei suoi valori principali. È per questo che l’ecografo donato alla Pediatria verrà messo a disposizione anche al Day Hospital Oncologico. Sono orgogliosa di accogliere questo dono e di veder raggiunto un primo traguardo a cui Nazzareno teneva molto. Ho vissuto il percorso insieme a lui e a sua moglie Cristina, e posso dire che ha affrontato il viaggio lasciando un messaggio importante: affrontare le difficoltà con forza e coraggio: il giusto spirito aiuta ad essere reattivi anche nei momenti più difficili».
La sua forza ha contagiato tante persone ed è stato commuovente vedere pazienti che, pur non conoscendo Nazzareno, si presentavano in chemioterapia con la maglietta ANDOM. «Trovarsi a vivere un percorso è una cosa, trovare la forza di viverlo da vero combattente un’altra – conclude Lunardini. Ed è questo che Nazzareno ha trasmesso e trasmette anche oggi che non è più con noi».