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“TAM TAM IN-BOOK”: NASCE UNA COLLANA DI LIBRI PER LA LETTURA INCLUSIVA

Tipologia: Notizia

Si terrà sabato 18 novembre 2023 dalle ore 10 alle 11.30 presso la Piccola Biblioteca di Cremona (palazzo Affaitati, via Ugolani Dati 4) la presentazione del progetto “Tam Tam In-book, storie dal mondo”. L'evento, ad ingresso libero, apre la Settimana Nazionale Nati per Leggere per tutelare il diritto alle storie delle bambine e dei bambini ed è inserito nel programma delle iniziative di Book City Milano.

Il progetto è ideato e realizzato dall’ASST di Cremona con il sostegno della Fondazione Giorgio Conti, in collaborazione con Piccola Biblioteca, Nati per leggere ed Emme Ci Aps, e con il patrocinio del Comune di Cremona.  

Si tratta di un progetto di inclusione sociale e culturale pensato per promuovere la lettura ad alta voce sin dalla prima infanzia, con il supporto della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA). Nello specifico, l’obiettivo primario del progetto è coinvolgere attivamente le famiglie di origine straniera che frequentano i servizi di Neuropsichiatria infantile di Cremona nella creazione di storie che verranno trasformate in libri con testo in simboli (in-book). 

Il motivo è semplice: il 42% dei bambini seguiti dal servizio è di origine straniera, in maggioranza con provenienza dal Nordafrica e dall'Est Europa e dal Punjab (dati 2022). La scarsa esposizione alla lingua italiana può essere, infatti, l’aggravante di un disturbo quasi sempre reale che porta le famiglie a rivolgersi ai servizi di Neuropsichiatria, spesso indirizzati dai Pediatri di libera scelta.

In questo contesto, gli in-book sono sicuramente strumenti utili per affrontare i disturbi del linguaggio e dell’apprendimento che, uniti alla lettura ad alta voce, agevolano lo sviluppo emotivo, promuovono l’attenzione condivisa e facilitano la comprensione della lingua locale.

Proprio per tutti questi motivi, in realtà, gli in-book sono adatti a tutte le famiglie e ad ogni bambino: i primi due libri della collana “Tam Tam In-book, storie dal mondo” saranno quindi messi a disposizione della cittadinanza entrando a far parte dell’archivio della Piccola Biblioteca di Cremona.

 

IL PROGRAMMA DELL'EVENTO

Sabato 18 novembre, le storie di Lilia, il piccione e la formica prenderanno vita grazie all’utilizzo di speciali libri-gioco: grandi e piccini saranno invitati a partecipare attivamente alla creazione delle storie, per apprendere attraverso la sperimentazione come utilizzare gli in-book. La partecipazione è aperta a tutti, anche ai più piccoli: per loro ci sarà il cantastorie Massimo Cauzzi per una lettura animata delle prime due storie pubblicate, provenienti dall’India e dalla Moldavia. Oltre ai responsabili dei servizi dell’Asst Cremona coinvolti, sarà presente Renata Sabatini, logopedista della Neuropsichiatria Infantile, che racconterà come è nato il progetto. Roberta Dall'Olmo (referente dell'Ufficio Comunicazione e Relazioni Esterne, coordinato da Stefania Mattioli) spiegherà come sono stati realizzati gli in-book, con la collaborazione di Chiara Silla, che ha contribuito a realizzare le illustrazioni.

A seguire è previsto l’intervento di Maria Antonella Costantino, Direttore della Neuropsichiatria dell’infanzia all'IRCSS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e Responsabile del Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa di Milano e Verdello, che - insieme al suo team - ha offerto supporto scientifico al progetto.

 

"NATI PER LEGGERE", PROSEGUE LA "MARATONA LETTERARIA" DEDICATA A  BAMBINI E GENITORI

Dal 18 al 26 novembre si celebra la settimana dedicata al progetto “Nati per leggere”, promosso dall’Associazione Italiana Biblioteche in collaborazione con l’Associazione Culturale Pediatri ed il Centro per la Salute del Bambino. Presente in tutte le regioni italiane, propone gratuitamente alle famiglie con bambini fino a 6 anni di età attività di lettura, utili allo sviluppo cognitivo dei bambini e della relazione genitori-figli.

Dal 2018 l’Asst Cremona aderisce al programma: in collaborazione con i Consultori di ASST Cremona, la Rete bibliotecaria cremonese, propone durante tutto l’anno iniziative per promuovere la lettura ad alta voce nell’infanzia. Tra queste, la “maratona” Nati per leggere, organizzata in collaborazione con la Piccola Biblioteca di Cremona, che organizza momenti di lettura ad alta voce dedicati ai bambini, alle mamme e ai papà che frequentano l’ospedale e i servizi socio-sanitari territoriali.

La maratona coinvolge più reparti: fa tappa in Ostetricia, in Pediatria e in Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale di Cremona, nella sala d’attesa del servizio Vaccinazioni e nei Consultori. La lettura è un’azione che può fare la differenza, offre a tutti i bambini migliori e più eque opportunità di sviluppo e di crescita.

Come sottolinea Giuseppina Ravizzi, responsabile Funzione Prevenzione e Promozione della Salute Aziendale ASST di Cremona e coorinatrice del progetto, «I primi anni di vita sono fondamentali per la salute e lo sviluppo intellettivo, linguistico, emotivo e relazionale del bambino.  La lettura è un’azione che può fare la differenza, offre a tutti i bambini migliori e più eque opportunità di sviluppo e di crescita». 

Per rimanere aggiornati sulle iniziative in programma, seguire le pagine Instagram e Facebook dell'Asst di Cremona. 

 

IN-BOOK: NE PARLIAMO CON MARIA ANTONELLA COSTANTINO 

Maria Antonella Costantino è Neuropsichiatra dell’infanzia all'IRCSS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e responsabile del Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa di Milano e Verdello. Nato nel 1994, è uno dei pochi centri di riferimento pubblici italiani per le attività cliniche in CAA, impegnato in attività di ricerca, formazione e promozione della comunicazione inclusiva. Qui sono nati gli “In-book”, i libri inclusivi, che grazie all’uso di simboli e illustrazioni supportate dalla narrazione aiutano l’apprendimento in caso di disturbi del linguaggio dell’attenzione o dell’apprendimento.

A cosa servono gli In-book?

«La letteratura scientifica evidenzia come l’esposizione precoce alla lettura ad alta voce favorisca lo sviluppo emotivo, promuova l’attenzione condivisa, supporti e faciliti la comunicazione e lo sviluppo del linguaggio (prima di tutto ricettivo), esercitando quindi una funzione preventiva per i disturbi del linguaggio, di apprendimento e le difficoltà di attenzione. I bambini con disabilità della comunicazione potrebbero ricevere molti vantaggi dalla precoce e ampia esposizione alla lettura ad alta voce. Spesso però, accade che siano proprio i bambini a cui si legge meno o con i quali si inizia a farlo tardi e per i quali non si trovano libri adatti. In molte realtà sono quindi state strutturate modalità di adattare i libri illustrati ai bisogni dei bambini con disabilità comunicativa.

Dove e quando si possono utilizzare?

«L’In-Book può essere utilizzato in tutti i contesti di vita: è un potente promotore di inclusione, che deve essere presente in tutti i contesti comunitari, dalle biblioteche alle scuole, ai servizi di neuropsichiatria infantile e a tutti i luoghi di aggregazione culturale. La diffusione dei libri in simboli nelle scuole dell’infanzia ha trovato grande interesse: le prime ricerche attuate hanno evidenziato nei bambini esposti un significativo miglioramento nel breve periodo delle competenze morfosintattiche, suggerendo che un importante supporto allo sviluppo del linguaggio può venire, in modo ecologico, attraverso questa via».

Che risultati o benefici avete riscontrato? 

Il Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa ha iniziato circa 20 anni fa a considerare l’adattamento in simboli di libri illustrati un importante strumento per l’esposizione naturale a un linguaggio più ricco e strutturato e per l’avvio dell’intervento di CAA attraverso una più ampia, precoce e motivante esposizione ai simboli. Il libro viene inteso come uno strumento ecologico, semplice e naturale per relazionarsi sia con il bambino con Complessi Bisogni Comunicativi che con difficoltà nello sviluppo linguistico o poco esposto alla lingua italiana, come può esserlo un bambino di origine straniera i bambini migranti. La presenza del testo in simboli e il fatto che l’adulto mentre legge ad alta voce li indichi in modo constante permette infatti di seguire meglio il testo, migliorando attenzione e comprensione linguistica anche in bambini che non hanno alcuna disabilità, ma che altrimenti non sarebbero esposti precocemente alla lettura».

 

Nella foto: Un papà legge con il suo bambino nella Piccola Biblioteca di Cremona - Immagine messa a disposizione con licenza CC-BY 3.0 IT

Ultimo aggiornamento: 16/10/2024