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LA SCUOLA DI CHIRURGIA GUIDATA DALLA FLUORESCENZA COMPIE 5 ANNI

scuola di chirurgia con fluorescenza

Tipologia: Notizia

Questa mattina, venerdì 28 marzo 2025, per il quinto anno consecutivo, ha preso il via l’attività didattica promossa dalla Scuola italiana permanente di chirurgia guidata dalla fluorescenza che ha sede nel reparto di Chirurgia generale dell’ospedale di Cremona.

Ad aprire i lavori con un intervento in diretta (Live Surgery) è stato Gian Luca Baiocchi (Professore ordinario all’università di Brescia e direttore dell’unità operativa di Chirurgia generale) con la sua équipe. Moltissimi i professionisti che si sono collegati a distanza da diverse parti d’Italia.

UNA REALTÀ IN CONTINUA CRESCITA

Fondata nel 2021, la Scuola di Chirurgia Guidata dalla Fluorescenza è in continua crescita «Si tratta di un progetto ambizioso con l’obiettivo di favorire la formazione e l’innovazione in uno degli ambiti più avanzati della chirurgia moderna» - spiega Baiocchi. «Condividere in diretta con i partecipanti al corso gli interventi chirurgici complessi eseguiti dai membri della facoltà è senza dubbio una opportunità di conoscenza di valore».

TUTTI I NUMERI DELLA SCUOLA

«La scuola oggi coinvolge circa settanta fra i migliori esperti in Italia di chirurgia mini - invasiva dei tumori dell'apparato digerente e ha visto la partecipazione di circa cinquecento chirurghi di diversi paesi del mondo – precisa Baiocchi. Il calendario propone oltre quaranta eventi disponibili sul sito www.icg-school.com. Tengo molto a sottolineare che l’iscrizione ad ogni evento è libera e gratuita».

UN COLORANTE PER VEDERE QUELLO CHE L’OCCHIO UMANO NON VEDE

La chirurgia guidata dalla fluorescenza rappresenta una delle innovazioni tecnologiche più rilevanti degli ultimi vent’anni, accanto alla chirurgia robotica. Il verde indocianina (ICG) è un colorante che, una volta iniettato nel corpo, rende visibili organi e tessuti grazie a speciali telecamere con filtri, che mostrano dettagli che l’occhio umano non potrebbe vedere. «Permette ai chirurghi di operare con moltissima precisione, in modo di risparmiare il più possibile i tessuti sani. Tutto questo accade in stretta collaborazione con gli specialisti dell’endoscopia digestiva diretta da Roberto Grassia. Sono loro a iniettare il liquido che colora le cellule compromesse da asportare» – spiega Baiocchi.

«È una tecnica estremamente utile: possiamo verificare se un organo è ben irrorato di sangue, visualizzare con precisione le vie biliari per ridurre il rischio di complicanze post-operatorie, individuare i linfonodi collegati a un tumore in modo da rimuovere solo quelli necessari, e tenere in considerazione molti altri aspetti clinici molto importanti per l’efficacia dell’intervento» – conclude Baiocchi.

Responsabile della pubblicazione: Comunicazione

Ultimo aggiornamento: 28/03/2025