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IN OSPEDALE C’È LA COMUNICAZIONE AUMENTATIVA ALTERNATIVA PER FACILITARE LA COMPRENSIONE DEI PERCORSI SANITARI

pediatria, neuropsichiatria infantile e Abio alla presentazione del progetto

Tipologia: Notizia

Oggi, mercoledì 28 maggio 2025 nella sala di attesa del Pronto soccorso pediatrico dell’Asst di Cremona è stato presentato il progetto “In Ospedale con la Comunicazione Aumentativa e Alternativa”. Ideato dalla Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza (NPIA) con la Pediatria e le Cure domiciliari (percorso Rosa dei venti), il progetto è stato finanziato dall’associazione Abio e reso possibile grazie alla collaborazione con il Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa del Policlinico di Milano che ha validato i contenuti. 

Lo scopo? Spiegare in modo chiaro e rassicurante le procedure mediche sanitarie del Pronto soccorso pediatrico ai bambini con bisogni comunicativi complessi. Anche se comunicare la cura in forma narrativa è aiuto per tutti, serve a gestire l’ansia e sentirsi più tranquilli. 

Alla presentazione erano presenti Claudio Cavalli (Direttore e Coordinatore Pediatria Aziendale), Daniela Andrico (Coordinatrice Pediatria Ospedale di Cremona), Gioachino Tandurella (IFO di supporto Area Salute Mentale e Dipendenze),  Gloria Bonaldi, coordinatrice della Neuropsichiatria Laura Bettoni (I.F.O. Rete Socio Sanitaria) Beatrice Camoni (logopedista Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’adolescenza). L’Abio (sezione di Cremona) era rappresentato da Emanuela Tofani (vicepresidente), Rosetta Balzarini (Responsabile Comunicazione ed eventi) e Elsa Giovanati (volontaria).

L’INFORMAZIONE SI FA GIOCO, MENO STRESS

«L’intervento nasce dall’esigenza di creare un ambiente ospedaliero più accogliente  con percorsi sanitari comprensibili anche per i piccoli pazienti con difficoltà comunicative, aiutandoli a superare lo stress e la paura che le procedure mediche comportano» spiega Bonaldi. «Il progetto prevede l’affissione nella sala d’attesa del Pronto Soccorso Pediatrico di tre cartelloni di formato 100x70 cm che illustrano la visita pediatrica, il prelievo di sangue e la misurazione dei parametri vitali». Non solo. Ogni piccolo paziente nel momento dell’accettazione riceverà una striscia di cartoncino composta da quadrati preforati che potranno essere staccati durante il percorso sanitario. «Ogni quadrato, infatti, rappresenta una fase del percorso ed è illustrato e accompagnato da una parola chiave. Al termine il bambino troverà il simbolo premio, che poi gli verrà consegnato delle infermiere, per  trasformare, nei limiti del possibile, l’esperienza in ospedale in un momento positivo e rassicurante».

PER CAPIRE COSA STA ACCADENDO

«L’iniziativa rappresenta un importante passo avanti nell’umanizzazione delle cure pediatriche, puntando a migliorare la qualità dell’esperienza sanitaria per bambini e famiglie, grazie a un approccio inclusivo e personalizzato» - aggiunge Andrico. Per questo anche medici e infermieri durante l’accettazione e in sala visita utilizzeranno il linguaggio visivo della comunicazione aumentativa per spiegare a pazienti e genitori cosa sta accadendo. «Se il bambino viene prima preparato sarà meno spaventato e più collaborante, precisa Cavalli. Per questo inizieremo ad utilizzare lo stesso tipo di comunicazione anche in reparto». 

«Il secondo step del progetto – spiega Bettoni – sarà utilizzare gli stessi strumenti anche nei percorsi di assistenza domiciliare gestiti dai servizi territoriali e dagli infermieri di famiglia. In particolare, la comunicazione aumentativa verrà utilizzata per facilitare i pazienti del percorso rosa dei venti, dedicato a persone fragili e con disabilità». 

COS’È LA COMUNICAZIONE AUMENTATIVA ALTERNATIVA

La Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) è un insieme di strategie e strumenti pensati per facilitare la comunicazione di chi non può esprimersi verbalmente, affiancando al linguaggio orale sistemi alternativi basati su simboli, immagini e supporti visivi. La versatilità delle soluzioni comunicative previste consente di estendere l’uso di questi strumenti anche ai bambini in età prescolare, non ancora alfabetizzati, e alle famiglie straniere con difficoltà linguistiche, facilitando l’accesso e la comprensione delle procedure ospedaliere.

Non è la prima volta che questo tipo di comunicazione viene utilizzato dalla Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza di Asst Cremona, che nel 2022 ha pubblicato due inbook: libri illustrati con testo scritto in simboli CAA, pensati per essere letti insieme a un compagno che indica e legge i simboli, uno strumento molto utile per giovani con autismo e bambini con bisogni comunicativi complessi.

Responsabile della pubblicazione: Comunicazione

Ultimo aggiornamento: 28/05/2025