Nuovo Triage al Pronto soccorso di Cremona

Tipologia: Notizia
Inaugurato lunedì 17 ottobre, alla presenza dell’Assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, il nuovo Triage del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cremona (diretto da Antonio Cuzzoli) è operativo da pochissimi giorni. I lavori di ammodernamento sono stati realizzati anche grazie al sostegno economico delle associazioni Amici dell’Ospedale di Cremona “Gianni Carutti” (Giovanni Guereschi presidente) e Siamo Noi (presidente Claudio Bodini). “Un progetto importante – dichiara Camillo Rossi (Direttore generale ASST di Cremona ) finalizzato a rendere più funzionale lo svolgimento delle attività degli operatori e migliorare l’accesso ai pazienti, a garanzia di maggior comfort e rispetto della privacy per il quale ringrazio gli Amici dell’Ospedale – da sempre attenti alle esigenze dell’ospedale e delle persone fragili – e l’Associazione Siamo Noi per l’impegno profuso e la loro presenza in Pronto Soccorso finalizzata all’accoglienza di pazienti e famigliari”.
“Il triage rappresenta un’attività fondamentale nel criterio di unità operativa di urgenza – spiega Cuzzoli (Direttore UO di Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza). Selezionare i pazienti che accedono in Pronto Soccorso assegnando loro un codice di priorità (gravità) definisce le tempistiche e l’organizzazione dei percorsi. Per questo il ruolo del triagista (infermiere di accettazione) è delicato e richiede una professionalità elevata. Altra novità di rilievo è rappresentata dalla Sala d’attesa post visita dedicata ai pazienti già triagiati, visitati dal medico e in corso di valutazione e cura. In questa sala il paziente - sotto controllo degli operatori sanitari - trascorrerà il tempo che necessariamente caratterizza il percorso di diagnosi e cura in Pronto Soccorso (esecuzione di esami diagnostici, visite specialistiche e di terapie)”.
“Questo progetto – conclude Rossi - è complementare alla riorganizzazione che negli ultimi quattro anni ha interessato il Pronto Soccorso di Cremona e che ha visto la costituzione dell’ambulatorio dei codici minori, dell’Osservazione Breve intensiva (OBI) dove il paziente può essere trattenuto in osservazione protetta per 72 ore prima della dimissione o del ricovero. Non solo. Dal 2013 è attiva la Sala di Emergenzadotata di sei postazioni, più una “shock room”, stanza dove è possibile anche l’assistenza rianimatoria, dedicate ai casi di emergenza, postazioni che consentono il trattamento semi-intensivo dei pazienti, sia mediante il monitoraggio costante dei parametri vitali, sia attraverso l’organizzazione di percorsi definiti sulla base del bisogno di salute. Per quei pazienti che necessitano di una osservazione prolungata o di un approfondimento diagnostico c’è la Medicina di Urgenza, una vera e propria unità operativa con 10 posti letto alla quale si accede direttamente la Pronto Soccorso”.
“Riorganizzazione – precisa Cuzzoli - che ha già dato frutti misurabili in termini numerici che descrivono una maggior appropriatezza di gestione del paziente e una migliore fluidità dei percorsi assistenziali. Infatti, mettendo a confronto i dati di attività 2015 e 2016, per il periodo che va dal 1 gennaio al 30 settembre, emerge che a fronte di un aumento degli accessi da 41.103 a 43.337 si è avuto un lieve calo dei ricoveri (dal 19% al 18,9% - la percentuale di ricovero di qualche anno fa era 22,9%) e soprattutto un miglioramento dei tempi medi di attesa per i codici bianchi (da 73 minuti a 64 minuti), i codici giallo (da 28 minuti a 20 minuti), i codici verdi (da 73 minuti a 56 minuti)”.
Ultimo aggiornamento: 16/10/2024