MICROBI E RESISTENZA AGLI ANTIBIOTICI: UNA MINACCIA GLOBALE

Tipologia: Notizia
Ne parla Angelo Pan (Direttore UO Malattie Infettive, ASST Cremona) al Festival della Letteratura di Mantova
Come prevenire le infezioni resistenti agli antibiotici, ne parla Angelo Pan (Direttore UO Malattie Infettive, ASST Cremona) al Festival della Letteratura di Mantova, che per questa edizione ha organizzato un’area delle scienze dedicata al tema dei microbi.
Due gli appuntamenti che vedono coinvolto il dottor Pan: il primo, una relazione personale dal titolo “Prevenire le infezioni resistenti agli antibiotici, si terrà sabato 7 settembre, alle ore 11, in Piazza Mantegna a Mantova; il secondo, che si terrà lo stesso giorno, alle ore 16, presso l’Aula Magna della Fondazione Università di Mantova, vedrà Angelo Pan dialogare insieme ad una dei massimi esperti a livello mondiale sul tema dell’antimicrobico-resistenza: Dame Sally Davies, prima donna ad aver ricoperto il ruolo di Chief Medical Officer del Sistema Sanitario Nazionale inglese e autrice del libro “Quando le medicine non funzionano - parlano chiaro”.
L’antibiotico resistenza è, infatti, un tema sempre molto attuale: i microbi contrattaccano, resistono ai farmaci con cui vorremmo neutralizzarli in maniera tanto più vigorosa quanto più irresponsabilmente abusiamo delle medicine. Si tratta di una vera e propria minaccia globale, peraltro già in atto, che potrebbe persino diventare la prima causa di morte per la popolazione mondiale entro il 2050.
Per capire meglio di cosa stiamo parlando, abbiamo chiesto al Direttore delle Malattie Infettive dell’ASST Cremona di darci qualche anticipazione sul suo intervento.
Proprio a luglio, sul Corriere della Sera, è uscito un articolo dal titolo “Super batteri, l’Italia è il Paese più colpito d’Europa. Secondo il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie le infezioni resistenti uccidono ogni anno 33mila persone in Europa, di cui oltre 10mila nel nostro Paese. Perché l’Italia ha un dato così alto?
“Questi elevati tassi di resistenza a cui inesorabilmente segue un numero così alto di morti dipende da diversi fattori: si va dall’elevato consumo di antibiotici in ambito ospedaliero, veterinario e agricolo, alla somministrazione non appropriata, come nel caso della cura delle cistiti, per le quali viene spesso utilizzata la Ciprofloxacina, anche se non rappresenta più il farmaco di prima scelta per la cura di queste infezioni (rappresentato invece dalla Nitrofurantoina).
Si passa poi all’utilizzo erroneo degli antibiotici per curare infezioni di tipo virale (per le quali non sono efficaci), alla non sempre corretta igiene delle mani da parte degli operatori sanitari e dei familiari dei pazienti, aumentando così la possibilità di trasferire i microbi resistenti.
Infine, manca una presa di coscienza adeguata alle dimensioni del problema e l’emergere di una frequente sensazione di ineluttabilità all’espansione delle antibiotico-resistenze tra il personale sanitario.”
Quali sono i microbi più pericolosi?
“In ospedale, il problema emergente è la Klebsiella pneumoniae residente ai carbapenemi, causa spesso di infezioni gravi quali le setticemie. Sempre in questo contesto, rimane molto serio il problema dello Staphylococcus aureus resistente alla meticillina, il più importante problema epidemiologico da ormai almeno 20 anni.
Tra la popolazione è invece diffuso l’Escherichia coli ESBL (produttore di beta-lattamasi a spettro allargato) frequente causa di cistite, difficile da trattare con i normali antibiotici per bocca.”
Quali soluzioni è possibile adottare per contrastare il fenomeno?
“Organizzare un intervento ben coordinato a livello nazionale identificando due azioni semplici e ripetibili in tutto il Paese: la prima, ottimizzare l’igiene delle mani fra tutti gli operatori sanitari e fra i familiari; la seconda, migliorare l’uso degli antibiotici in tutto il servizio sanitario, dal territorio, agli ospedali per acuti, le case di riposo e gli istituti di riabilitazione. Il Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico Resistenza rappresenta la cornice istituzionale programmatica per questi interventi.”
Responsabile della pubblicazione: Comunicazione
Ultimo aggiornamento: 16/10/2024