Ingerisce chela di granchio, giovane operata in chirurgia

Tipologia: Notizia
Curiosa e insolita la causa che, qualche settimana fa, ha determinato lo svolgimento di un intervento chirurgico di “cervicotomia” dell’esofago in una giovane donna. Mangiando un risotto ai frutti di mare, la giovane, ha ingerito accidentalmente una chela di granchio che le ha provocato la perforazione esofagea.
L’equipe chirurgica, composta da Mario Martinotti (Direttore UO Chirurgia Generale della Asst di Cremona), Claudio Bosio, Massimo Rovatti, (UO Chirurgia Generale) e Roberto Grassia (UO Endoscopia Digestiva e Gastroenterologia) ha utilizzato una tecnica combinata a endoscopia. “Questa metodica – spiega Martinotti - consente di isolare la parte di esofago cervicale per rimuovere il corpo estraneo ingerito drenando e rimuovendo l’ascesso che si è creato. La perforazione esofagea viene quindi suturata mediante una plastica di copertura ricavata da un lembo del muscolo sternocleidomastoideo”.
La chela di granchio, una volta ingerita, ha dato subito percezione chiara alla paziente della propria presenza provocando dolore intenso al collo e febbre alta. Dopo essersi recata in Pronto Soccorso, la donna è stata sottoposta ad una TAC che ha subito evidenziato il corpo estraneo nella parete dell’esofago. Dopo l’intervento, il decorso postoperatorio ha comportato sette giorni di digiuno per consentire la corretta cicatrizzazione.
Questa vicenda - a lieto fine - invita comunque a prestare attenzione durante la consumazione di pesce e crostacei perché l’ingestione di una di una lisca o di un frammento tagliente possono avere serie conseguenze per la salute.
“Vale però la regola che il pesce è un alimento indispensabile alla nostra dieta – ricorda Antonio La Russa (Responsabile del Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica - ASST di Cremona). Il pesce, infatti, ha delle proprietà nutrizionali notevoli e molti sono i beneficiche riesce ad apportare. E’ ricco di proteine facilmente assimilabili (rispetto a quelle contenute nella carne) e di grassi insaturi, che sono ad alta concentrazione di omega 3, molto importanti per garantire il benessere del nostro organismo. Il pesce protegge la vista, riducendo il rischio di incorrere nella degenerazione maculare senile, una malattia che danneggia la retina. Allontana i rischi di evento cardiovascolare acuto (ictus od infarto), di incorrere nell’artrite reumatoide e allontana l’asma”.
Per queste ragioni non dovrebbe mai mancare sulla nostra tavola, con un’unica accortezza: masticare con cautela.
Nella foto: Claudio Bosio e Mario Martinotti, parte dell'equipe che ha operato la donna
Ultimo aggiornamento: 16/10/2024