GIORNATA MONDIALE DELL'EPATITE: IMPARIAMO A CONOSCERLA E A PROTEGGERCI

Tipologia: Notizia
Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale dell'Epatite, un'occasione per informare su queste patologie che colpiscono nel mondo oltre 325 milioni di persone, con una percentuale importante di soggetti ignari di avere contratto l’infezione.
"ABC" DELL'EPATITE
- A
L’epatite virale di tipo A è diffusa in tutto il mondo ed è endemica in Italia. È causata da un virus a RNA che aggredisce le cellule del fegato. Si trasmette attraverso gli alimenti e le bevande contaminate o il contatto diretto con persone infette. La prevenzione dell’epatite A è possibile sia attraverso precauzioni igienico-ambientali che grazie alla profilassi vaccinale. In Italia sono disponibili diversi tipi di vaccini contro l’epatite A, sia in formulazione monocomponente che associato al vaccino dell’epatite B. - B
L'epatite virale B è un'infezione del fegato causata da un virus a DNA che si trasmette attraverso l'esposizione a sangue infetto o a fluidi corporei. Anche in questo caso per prevenire la malattia esiste una vaccinazione sicura ed efficace. - C
L'epatite C è una malattia infettiva del fegato causata dal virus a RNA "HCV". La trasmissione del virus HCV avviene per via ematica, per esempio con trasfusioni, scambio di siringhe e aghi infetti (in casi di tossicodipendenza), nell’ambito di procedure medico-chirurgiche o più raramente può avvenire tramite rapporti sessuali o entrando in contatto con oggetti taglienti contaminati (per esempio rasoi, lamette, forbici per le unghie o simile). Il contagio non può avvenire per via orale né alimentare.
"C" COME CURABILE: SÌ ALLO SCREENING
Si calcola che nel nostro Paese tra l’1% e l’1,5% della popolazione sia affetta da Epatite C; in Lombardia, si stima che circa 150mila persone presentano l’infezione da HCV. Per quanto riguarda la provincia di Cremona, l’incidenza – intesa come il numero di casi nuovi registrati ogni anno – è contenuta e pressoché stabile. “Nell’arco degli ultimi dieci anni - afferma Angelo Pan, direttore dell’U.O. Malattie Infettive dell’ASST di Cremona - sono stati trattati dal nostro servizio circa un migliaio di pazienti risultati positivi, tuttavia è difficile determinare l’effettiva incidenza sulla popolazione territoriale, perché molto spesso la malattia si presenta in forma asintomatica.
Lo screening è uno strumento che può aiutarci a determinare la dimensione di questa infezione, soprattutto nella fascia critica presa in considerazione, ovvero chi ha un’età compresa indicativamente tra i trenta e i cinquant’anni. Intercettare subito l’infezione, spesso asintomatica, aiuta a evitare complicanze e forme tumorali. Il 97% dei pazienti risponde bene alle cure con esiti risolutivi.
Scopri dove e come partecipare allo Screening a questo link: https://bit.ly/3b54u7f
Responsabile della pubblicazione: Comunicazione
Ultimo aggiornamento: 16/10/2024