GIORNATA DEL GATTO: PERCHÉ CI FA BENE COCCOLARE I NOSTRI A-MICI?

Tipologia: Notizia
Il 17 febbraio è la Giornata nazionale del gatto. Tra gli animali da compagnia più amati, la sua presenza può avere effetti benefici anche sulla nostra salute. «Accarezzare un animale attiva le funzioni sensoriali - spiega Sara Subacchi, neuropsicologa dell’Asst di Cremona - nello specifico, il contatto con il pelo soffice del gatto, così come la percezione del calore e del respiro, può portare una sensazione di piacevolezza e una tranquillità che arriva ai circuiti cerebrali, attivando i centri del piacere. Ciò scatena in automatico reazioni chimiche: quando percepisce le fusa, il nostro cervello produce serotonina, l’ormone del benessere. Inoltre i livelli di cortisolo si abbassano, riducendo i livelli di ansia».
Questi benefici si riscontrano anche in persone con problemi di decadimento cognitivo, «nelle quali il contatto con l’animale può innescare ricordi affettivi o legati alla famiglia», prosegue Subacchi. «Non a caso, spesso gli anziani (e non solo) tendono a trattare gli animali domestici come se fossero bambini. Si crea una sorta di transfert, che può avere un valore terapeutico e riabilitativo: per esempio, nelle persone con l’Alzheimer è stata riscontrato che l’interazione con un gatto o un cane ha il potere di rievocare ricordi e riaccendere aree cerebrali che si credevano totalmente spente».
Inoltre, la presenza di un gatto può alleviare il senso di solitudine: «Oltre a ridurre gli stati depressivi – aggiunge Subacchi – prendersi cura di un animale domestico aiuta le persone sole a sentirsi utili, responsabili, e ritrovare nella compagnia una gratificazione e un senso. Per quanto indipendenti, anche i gatti hanno bisogno del contatto umano per stare bene: si crea un bisogno reciproco tra la persona e l’animale in cui il contatto crea benessere ad entrambi».
Ultimo aggiornamento: 16/10/2024