DECISIONI DI FINE VITA: ALL’ASST DI CREMONA UN CONVEGNO SUL TEMA DELLA DIGNITÀ UMANA E DEL DONO DI ORGANI

Tipologia: Notizia
Sabato 7 maggio presso l’Aula Magna dell’Ospedale di Cremona si è svolto il convegno intitolato “Decisioni di fine vita”, gestione del paziente morente, opportunità della donazione a cuore fermo”. L’evento, riservato a operatori sanitari impegnati in prima linea nelle gestioni di pazienti “critici”, ha riscontrato la numerosa partecipazione di relatori e moderatori autorevoli nel campo della bioetica, della medicina legale, della donazione di organi e della medicina dei trapianti.
L’incontro ha offerto significativi approfondimenti sulle decisioni di fine vita, sull’opportunità e la tecnica delle donazioni di Organi e Tessuti “a cuore fermo”.
In questo contesto, sono state illustrate procedure e attività dell’Asst di Cremona, che ha predisposto linee di indirizzo condivise sulle quali basare le decisioni delle equipe curanti, con riferimento ad alcuni principi eticamente rilevanti. Tra tutti, il rispetto della dignità del morente e della sua volontà, il rispetto del corpo della persona defunta, la partecipazione al dolore dei familiari.
Come sottolinea Alberto Bonvecchio, coordinatore Donazione e Prelievo Organi e Tessuti all’ ASST di Cremona, «L’ospedale deve poter entrare in relazione diretta con le persone che ad esso si rivolgono, accompagnandole e facendosene carico nel percorso di salute e malattia. Ogni prestazione ospedaliera è frutto di una relazione di cura anziché essere un semplice incontro tra offerta e domanda di prestazione».
Per i pazienti, questo si concretizza nella necessità di essere clinicamente curati (diagnosi e terapia) e di essere assistiti (“I care”); quando non più guaribili, di essere accompagnati ad una morte dignitosa e priva di sofferenze.
In quest’ottica, le “decisioni di fine vita” e la gestione del paziente morente – assistito non esclusivamente nelle Unità Operative di Terapia Intensiva e Subintensiva – rappresentano un tema complesso e discusso da molti anni (Comitato Nazionale di bioetica 1991, 2000; SIAARTI, update 2018, Cortile dei Gentili, 2014, 2018).
In quest’ottica, la fattiva solidarietà verso persone gravemente malate e in attesa di trapianto – magari da lungo tempo – è un elemento imprescindibile nell’assistenza alla persona. La prospettiva di donazione di organi si pone quindi come un’opportunità di scelta, da leggere in chiave etica e non utilitaristica. Un gesto che si gioca sul piano umano e incarna la concezione più autentica di solidarietà.
Responsabile della pubblicazione: Comunicazione
Ultimo aggiornamento: 16/10/2024