Cremona 0372 405111 - Oglio Po 0375 2811

Centro Servizi Cremona e Oglio Po

Tipologia: Notizia

L’ASST di Cremona ha attivato il Centro Servizi. Due le sedi: Ospedale di Cremona e Ospedale Oglio Po. Il Centro servizi è uno spazio fisico, un riferimento familiare operativo, fatto di persone che accompagnano i pazienti. Un luogo all’interno del quale opera un’equipe integrata costituita da medici, infermieri, assistenti sanitari, fisioterapisti, facilitatori e collaboratori amministrativi.

Di cosa si occupa il Centro Servizi?

Di accogliere, orientare, sostenere e accompagnare i pazienti con una o più patologie croniche, attraverso la sottoscrizione del patto di cura e la gestione del loro percorso di cura. Questo accade attraverso la valutazione muldimensionale di ogni singolo caso, la redazione del Piano Assistenziale Individuale (PAI) che contiene tutte le prestazioni programmabili da effettuare nell’arco di un anno. Ciò accade in stretta collaborazione con il Medico di Famiglia e gli specialisti di branca.

Cosa cambia per il paziente?

A cambiare non sono gli interlocutori, ma il metodo. La vera novità è che per le prestazioni contenute nel PAI il paziente non deve preoccuparsi di ricette e prenotazione, ci pensano gli operatori del Centro Servizi.

Chi può rivolgersi al Centro Servizi?

Tutti pazienti con una o più patologie croniche che desiderano informazioni rispetto al nuovo modello di presa in carico, tutti i cittadini che hanno già ricevuto la lettera di Regione Lombardia.

Le sedi e recapiti

Ospedale di Cremona (piano Terra), dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 16; Telefono0372 408705; e-mail centroservizi.cremona@asst-cremona.it - Ospedale Oglio Po (1° Piano), dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 16; Telefono 0375 281428; e-mailcentroservizi.casalmaggiore@asst-cremona.it

Numero verde 800 638 638

ASST di Cremona, molti i percorsi di cura già attivi dedicati ai pazienti cronici

“Con l’attivazione in contemporanea del Centro Servizi di Cremona e di Oglio Po, si compie un altro passo importante attraverso il quale la Riforma Sanitaria Lombarda (legge 23/2015) trova reale compimento – spiega Camillo Rossi, Direttore Generale ASST di Cremona.

Una scelta, quella di partire simultaneamente in Città e sul territorio, finalizzata a offrire le stesse opportunità a tutti i cittadini. In particolare a quei cittadini con patologie croniche che in questi giorni stanno ricevendo le lettere informative rispetto alle possibilità offerte dal nuovo modello di presa in carico attivo in Regione Lombardia. Nel testo delle lettere viene esplicitato – in modo chiaro - l’invito a consultare il proprio medico di famiglia quale primo riferimento e insostituibile interlocutore. E così dovrà essere.

Il Centro Servizi dell’ASST di Cremona – continua Rossi, soprattutto in questa prima fase, desidera essere un punto di riferimento e orientamento per i cittadini che hanno necessità di ricevere informazioni rispetto alle modalità di accesso ai nostri servizi, ai percorsi di cura già attivati per le patologie croniche. Come ad esempio le cardiopatie, l’ipertensione, le patologie oncologiche, il diabete, la dialisi e la bronco pneumopatia cronica ostruttiva. Tutte patologie che le nostre strutture trattano attraverso un sistema di presa in carico integrato, che prevede un approccio multidisciplinare”.

“Le persone che si rivolgeranno alle sedi del Centro Servizi verranno accolte, ascoltate e sottoposte ad una valutazione multidimensionale che identificherà i loro bisogni assistenziali” – spiega Paola Mosa, Direttore Socio Sanitario, che ha seguito passo a passo la creazione di questo ambizioso progetto.

“L’equipe, una volta sottoscritto il patto di cura, assicurerà al paziente la gestione delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie previste dal PAI (ad es. prenotazioni, i contatti telefonici con il paziente, fornitura a domicilio dei presidi socio-sanitari). Punto di forza del nostro Centro Servizi sono i professionisti con specifiche competenze nella gestione della fragilità – conclude Mosa. Professionisti formati e motivati, con alle spalle un’esperienza di cura importante e il desiderio di sperimentare questo nuovo modello, decisamente funzionale paziente”.

La Riforma Sanitaria Lombarda (Legge 23/2015)

E’ importante ricordare che i cittadini lombardi, interessati da una o più patologie croniche, sono chiamati a scegliere (in virtù di quel principio inappellabile di libera scelta) un “gestore”, ossia un interlocutore privilegiato (Medico di medicina generale, ASST/Ospedale, Ente accreditato) che li aiuterà a gestire e organizzare al meglio il loro percorso di cura. Tale scelta non ha carattere di esclusività.  Se un cittadino (paziente cronico) individua nell’Ospedale della sua Città il “gestore”, ciò non esclude dal percorso di cura il suo medico di famiglia. Anzi.

L’obiettivo primo della Riforma è facilitare l’accesso alle cure ai pazienti con patologie croniche, aiutarli nella programmazione annuale delle prestazioni di cui hanno bisogno, al fine di garantire loro un buon controllo della malattia e una migliore aderenza alla terapia. Per far sì che ciò avvenga, il sistema proposto da Regione Lombardia prevedeuna collaborazione sempre più stretta fra medico di famiglia e medico specialista, fra servizi ospedalieri e territoriali, nonché una forte integrazione fra mondo sanitario e socio-sanitario.

Non dimentichiamo che in Lombardia il 30% degli assistiti sono interessati da una o più malattie croniche. Considerato che sono i pazienti cronici a dover ricorrere con maggiore frequenza ai servizi sanitari, migliorare l’attenzione nei loro confronti è una necessità.

Responsabile della pubblicazione: Comunicazione

Ultimo aggiornamento: 16/10/2024