Adozioni oggi - Un argomento complesso

Tipologia: Notizia
Venerdì 1 dicembre, al Teatro Monteverdi, dalle ore 8.30, si è svolto il convegno “Adozione oggi”. L’evento, diretto da Paola Mosa (Direttore Socio-Sanitario ASST di Cremona) è rivolto agli operatori che si occupano di adozioni in tutte le loro fasi, ai genitori, alle associazioni di volontariato e agli insegnanti.
I risultati di uno studio longitudinale, l’importanza della relazione genitori-figli adottati
Il convegno ha presentato gli esiti di uno studio longitudinale, durato oltre quindici anni, realizzato da un gruppo di operatori del settore, in collaborazione con ISeRDiP (Istituto per lo Studio e la Ricerca sui Disturbi Psichici) di Milano. Studio pubblicato nel volume “Adozione Oggi. Percorsi di resilienza” (Mimesis edizioni).
La ricerca evidenzia l’importanza dell’interazione fra fattori di rischio, protezione e vulnerabilità nella relazione genitori-figli adottivi. Un approccio relazionale corretto favorisce la resilienza, ossia lo sviluppo di risorse, abilità e competenze necessarie per lo sviluppo emotivo e sociale del bimbo adottato.
Perché fare il punto della situazione su questo tema?
Nella maggior parte dei casi di adozione, i membri della famiglia adottiva favoriscono un iter evolutivo positivo, tuttavia ciò non avviene in un numero abbastanza significativo, tanto che si è richiesto un approfondimento e un’analisi dei temi specifici che caratterizzano il fenomeno.
L’obiettivo è di fornire un contributo agli operatori sociali ed alle istituzioni impegnate nel processo adottivo che possa evidenziare le problematiche più frequenti per trovare le soluzioni possibili, al fine di migliorare la condizione degli adottati, degli adottanti e dei genitori naturali, ovvero i principali protagonisti nel processo dell'adozione.
Instaurare e mantenere una relazione continuativa con la coppia adottiva, dalla fase iniziale di “preparazione alla scelta”, durante la “fase dell’attesa” nel rapporto con gli Enti Autorizzati, “all’incontro con il bambino” e, infine, al “rientro a casa“ è fondamentale per costruire un percorso di sostegno alla realizzazione del proprio progetto di famiglia. La relazione tra operatori e famiglia rappresenta un contenitore e una rete ai quali fare riferimento.
Le figure coinvolte nel processo di adozione
Il processo adottivo, oltre ai genitori adottivi e ai figli adottati, coinvolge una molteplicità di istituzioni e di operatori che si occupano dell’adozione nelle varie fasi: il Tribunale per i Minorenni, i Centri Adozione (istituiti in Lombardia presso il Consultorio Familiare), le agenzie di intermediazione riconosciute dallo Stato (nelle adozioni internazionali) e, quando si verificano difficoltà o psicopatologie nello sviluppo, il Consultorio Familiare, la Tutela Minori, i Servizi Sociali dei Comuni, il Servizio di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza e i Servizi della Psichiatria.
L’attività del centro adozioni dell’ASST di Cremona
Presso il centro adozioni dell’ASST di Cremona è possibile svolgere:
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colloqui informativi per le coppie che intendono accostarsi all’adozione a cura dell’assistente sociale;
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percorsi conoscitivi per le coppie che hanno presentato la propria disponibilità su incarico del Tribunale per i Minorenni di Brescia;
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corsi di preparazione all’adozione nazionale e internazionale, a cura dell’assistente sociale e della psicologa (vd. Protocollo T.M. Brescia);
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consulenza e orientamento nella fase dell’attesa relativamente al rapporto con Enti Autorizzati e nella fase di “abbinamento”;
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sostegno post adottivo attraverso incontri con la famiglia e il bambino e un progetto di intervento individualizzato; oppure incontri di gruppo a sostegno della genitorialità adottiva che hanno come filo conduttore narrativo “la costruzione della storia adottiva”;
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consultazioni cliniche e sostegno psicologico in collaborazione con altri servizi consultoriali nelle diverse fasi della crescita dei bambini e ragazzi adottati, come lo Spazioxgiovani nella fase di crescita adolescenziale.
L’attività del Centro Adozioni è inserita nell’attività dei Consultori Familiari ed è in rete con altri Enti e Servizi che si occupano di infanzia e adolescenza formalizzati attraverso Protocolli d’intesa.
Ultimo aggiornamento: 16/10/2024