Vaccinazione anti Herpes Zoster
Campagna vaccinale anti Herpes Zoster

L’emergenza sanitaria affrontata nel corso del 2020 ha confermato la necessità di rafforzare i programmi di prevenzione delle malattie infettive prevenibili con i vaccini, garantendone applicabilità e sostenibilità.
L’Herpes Zoster (meglio conosciuto come Fuoco di Sant’Antonio) è una malattia causata dalla riattivazione del virus della varicella, contratto generalmente nel corso dell’infanzia, che si annida silente nei gangli nervosi e nel midollo spinale.
La frequenza della malattia aumenta con l’età, soprattutto a partire dai 50 anni. Si manifesta con eruzioni cutanee, prevalentemente a livello del torace, con possibilità di comparsa di dolore anche intenso (una nevralgia post-erpetica) che può durare anche diversi mesi.
La vaccinazione è offerta gratuitamente a:
- persone over18 affette da Diabete mellito, BPCO, Patologie Cardiovascolari, immunodepressione, insufficienza renale cronica, recidive o forme gravi di Herpes Zoster
- persone over18 destinate a terapie immunosoppressive/immunodepressive
- persone over18 con disabilità, ricoverati in Unità di offerta Socio-Sanitaria
- 65enni (per il 2023: i nati nel 1958)
- persone nate dal 1952 al 1957
Il ciclo prevede due dosi a distanza di due mesi l'una dall'altra (intervallo minimo: un mese).
È sicuro, non è a virus vivo attenuato ed è generalmente ben tollerato, particolarmente efficace nei casi di forme gravi e complicanze della malattia.
Gli effetti collaterali più comuni dopo la somministrazione del vaccino anti-Herpes Zoster includono dolore, gonfiore e rossore a livello del punto di iniezione, febbre. Effetti collaterali più gravi, come reazioni allergiche importanti o anafilattiche, sono molto rari.
Responsabile della pubblicazione: Comunicazione
Ultimo aggiornamento: 18/09/2023