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25/07/2024
25/07/2024
PRIMO SEMESTRE 2024
DATI DI ATTIVITÀ IN CRESCITA E 113 OPERATORI SANITARI IN PIÙ
Asst di Cremona: dal confronto fra il primo semestre 2024 e 2023 emergono alcuni dati che meritano attenzione. Ad esempio, il numero dei dipendenti in servizio è passato da 2.511 unità a 2.624, tradotto significa 113 operatori in più. Di questi 96 stanno lavorando negli ospedali di Cremona e Oglio Po e 17 nei servizi territoriali.
«Non era scontato – spiega il Direttore Generale Ezio Belleri. La difficoltà di reclutamento del personale sanitario è nota, ma questo risultato dimostra che, quando i professionisti si trovano, li assumiamo. Naturalmente, al numero maggiore dei collaboratori corrisponde un incremento della spesa, in questo caso stiamo parlando di oltre 5 milioni di euro». Non solo. In previsione, nel 2024 il costo del personale con contratti in libera professione sarà di circa 6 milioni di euro contro i 4 milioni e quattrocentomila del 2023. Mentre diminuiranno i costi determinati dai contratti con le cooperative (medici gettonisti) che passano da 1.479.466 euro (2023) a 860.000 euro.
PIÙ 180 RICOVERI
Decisamente migliorati anche i dati di attività e i ricavi. Confrontando il primo semestre del 2024 con lo stesso periodo 2023 si nota che le prestazioni ambulatoriali sono passate da 1.393.280 a 1.425.680 (più 32.400) con uno scostamento di circa 470mila euro. I ricoveri sono passati da 10.910 a 11.090 (+180) con uno scostamento di circa 1.600mila euro. In aumento anche gli accessi in pronto soccorso (+1899) e le prestazioni (+40.634) e di conseguenza anche i ricavi.
TUTTI HANNO FATTO LA LORO PARTE
«Questi numeri ci dicono che stiamo andando meglio e dimostrano il lavoro fatto insieme in questi primi mesi di mandato. I risultati si ottengono se tutti fanno la loro parte, e voi l’avete fatta» - ha detto Belleri rivolgendosi ai sanitari e agli amministrativi che hanno partecipato agli incontri delle scorse settimane. Il direttore ha ringraziato tutto il personale dell’Asst e i più stretti collaboratori Gianluca Leggio (Direttore Amministrativo, Francesco Reitano (Direttore Sanitario) e Angelo Garavaglia (Direttore Socio Sanitario).
IL CONFRONTO SUI NUMERI, SERVE A CAPIRE
«Ritengo che la scelta di condividere l’andamento aziendale con i colleghi sia molto importante. I numeri, se letti e utilizzati in modo appropriato, aiutano a capire se gli sforzi che stiamo facendo vanno nella direzione giusta, se la fatica è bene impiegata per raggiungere gli obiettivi e risolvere le criticità – ha continuato Belleri. Altrettanto importante è mettere a disposizione della stampa e dei cittadini i dati di attività che rappresentano l’oggettività dei fatti. Avere una visione d’insieme aiuta a capire che non va sempre tutto male e, soprattutto, che si sta lavorando con attenzione, anche per affrontare e cercare di risolvere i problemi».
OSPEDALE DI COMUNITÀ: L’INTEGRAZIONE CHE FUNZIONA
La mappa che descrive la realtà sanitaria e socio sanitaria è complessa, l’ospedale è solo una parte della rete. «Una complessità che passo dopo passo dovrà tradursi in percorsi ordinati e facilmente accessibili – ha precisato Belleri. In tal senso l’esperienza dell’Ospedale di Comunità si sta rivelando molto positiva. Si tratta di una struttura di ricovero breve per pazienti che hanno bisogno di interventi sanitari a bassa intensità clinica dopo la dimissione dall’ospedale e prima di rientrare a casa». È dotato di 20 posti letto e l’assistenza è garantita nelle ventiquattro ore da personale infermieristico che collabora con il medico geriatra. Rappresenta un passaggio importante nel percorso di dimissione protetta per le persone fragili. Attivo dal dicembre 2023, ad oggi ha ospitato circa 150 pazienti per un tempo medio di degenza che va dai 12 ai 18 giorni.
TEMPI DI ATTESA, AGENDE DEDICATE
Il rispetto dei tempi di attesa è un tema centrale. Negli ultimi mesi è stata implementata l’offerta di prestazioni con sedute aggiuntive in alcune specialità quali pneumologia, chirurgia vascolare, ginecologia, otorino, ortopedia, oculistica e radiologia, aumentando l’orario di erogazione dalle 16 alle 20 per alcuni giorni a settimana. In particolare, ha aggiunto Belleri «Stiamo potenziando la gestione completa del percorso di cura (prescrizione, prenotazione, erogazione e follow up). Dopo la visita, lo specialista - oltre a prescrivere le prestazioni di controllo - potrà prenotarle direttamente nella stessa struttura, attraverso agende dedicate. Questa azione nel tempo migliorerà la gestione delle liste di attesa».
NUOVO OSPEDALE, A SETTEMBRE IL PROGETTO DI FATTIBILITÀ TECNICO ECONOMICA
Dopo i workshop di confronto fra architetti e sanitari realizzati nei mesi scorsi, lo staff di Mario Cucinella sta portando a termine il progetto di fattibilità tecnico economica che – ha spiegato Belleri «presenteremo a settembre creando occasioni di incontro sia all’interno dell’Asst sia in Città».
![PRIMO SEMESTRE 2024 <br>DATI DI ATTIVITÀ IN CRESCITA E 113 OPERATORI SANITARI IN PIÙ](/documents/600244/4223041/Ezio+Belleri_dati+attivit%C3%A0_primo+semestre.jpg/52b0a077-a4ba-1cec-ad35-ad1fbe5d9c9a?t=1721907070186)
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24/07/2024
24/07/2024
INVECCHIAMENTO CUTANEO
UN CORSO PER PRENDERSI CURA DELLA PELLE CHE CAMBIA CON L’ETÀ
L'invecchiamento della pelle non è solo una questione estetica, ma riguarda la salute e il benessere della persona. Per questo il Consultorio di Casalmaggiore promuove un corso di due ore dal titolo "L'invecchiamento cutaneo, tra prevenzione e riduzione del danno", che si svolgerà in due edizioni: martedì 30 luglio e martedì 6 agosto 2024, dalle 14.30 alle 16.30 (Piazza Garibaldi, 3).
Cristina Agazzi, Assistente Sanitaria e Aurelia D’Avola, Assistente Sociale spiegheranno come cambia la pelle nel tempo, quali sono i fattori di rischio e le implicazioni psicologiche.
Il corso ha lo scopo di informare favorendo il dialogo con i partecipanti, è gratuito e si rivolge a uomini e donne di tutte le età. La prenotazione è obbligatoria.
INVECCHIARE È NORMALE
Solitamente si percepisce l’invecchiamento come qualcosa di negativo. Lo si collega all’idea di decadimento e di brutto, minando la propria autostima. Questo comporta fatica ad accettare i segni del trascorrere del tempo.
In realtà, invecchiare significa raggiungere una fase del proprio ciclo di vita. Il nostro corpo viene modificato attraverso un processo lento e lungo, che ci lascia il tempo di accettare i cambiamenti. L’invecchiamento è dunque un compagno di viaggio che segue ognuno di noi fin dalla giovane età e su cui è possibile intervenire, ad esempio attraverso uno stile di vita sano e attività fisica.
PER PRENOTARE
Invia una e-mail a consultorio.casal@asst-cremona.it specificando nome, cognome, data di nascita, recapito telefonico e la data a cui intendi partecipare.
![INVECCHIAMENTO CUTANEO<br>UN CORSO PER PRENDERSI CURA DELLA PELLE CHE CAMBIA CON L’ETÀ](/documents/600244/4223041/Invecchiamento+cutaneo_sito.jpg/c0cf3f16-cdb8-22e0-5449-3946f9e9dee5?t=1721816105598)
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23/07/2024
23/07/2024
MAMMA E BAMBINO: LE PRIME ORE INSIEME, UN MOMENTO MAGICO
Quando nasce un bambino o una bambina in sala parto ci sono l’ostetrica, un’infermiera del nido e uno specialista ginecologo: tutti si dedicano al neonato e alla mamma, con uno sguardo anche al papà, per accogliere la nuova vita in sicurezza e con tutte le attenzioni. Inutile dire che i primi momenti sono magici: è qui che ha inizio il lungo viaggio dei genitori con i figli.
Come ogni martedì torna il video appuntamento con il «percorso nascita» dell’Asst di Cremona. Questa settimana Claudia Bregoli (Ostetrica Ostetricia, Ospedale di Cremona) ed Elisa Maria Santi (Infermiera Nido, Ospedale di Cremona) spiegano cosa accade nelle prime ore dopo il parto e quali cure e attenzioni vengono riservate alle mamme con i loro piccoli e i papà.
SULLA NOSTRA PELLE
«Se il bimbo appena nato sta bene, viene messo subito a contatto con la pelle della mamma, sulla pancia», spiega Bregoli. «Questo primo contatto skin to skin (pelle a pelle) dura almeno due ore, un tempo necessario per completare l’ultima fase del parto che corrisponde alla fuoriuscita della placenta».
PROVE DI ALLATTAMENTO
«Durante lo skin to skin l’ostetrica segue anche il primo attacco del bambino al seno per l’allattamento - precisa Bregoli - e monitora lo stato di salute della mamma: perdite di sangue, pressione e stato emotivo. Per tutto questo tempo il papà è presente in sala parto. Il personale sanitario, sempre a disposizione, segue la famiglia passo dopo passo in queste prime ore dopo il parto».
L’ISOLA NEONATALE
«Al termine dello skin to skin il bambino viene portato nell’ isola neonatale, che è un luogo dedicato e attrezzato per la visita completa del pediatra neonatologo - spiega Santi. Contestualmente l’infermiera si dedica al controllo del peso, prende le misure e verifica la funzionalità di cavità nasali, esofago e retto. Poi vengono somministrate le profilassi previste, la vitamina K intramuscolo e la pomata oftalmica antibiotica».
ROOMING IN: UNA STANZA TUTTA PER NOI
«Il rooming in è una modalità che consente alla mamma di tenere in stanza il neonato 24 ore su 24. Questo favorisce la relazione e l’allattamento al seno perché permette alla mamma di vivere da subito la quotidianità con il neonato. L’esperienza delle prime ore riduce l’insorgere di possibili difficoltà che possono manifestarsi al rientro a casa», conclude Santi.
PER INFORMAZIONI
Consultare la pagina del sito di ASST Cremona dedicata alla Struttura di Ostetricia e Ginecologia e alla Patologia Neonatale.
![MAMMA E BAMBINO: LE PRIME ORE INSIEME, UN MOMENTO MAGICO](/documents/600244/4223041/Skin_to_skin.jpg/3ce1a43c-3e4d-3c9a-0b2e-23efa699dcfc?t=1721723546292)
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25/07/2024
25/07/2024
PRIMO SEMESTRE 2024
DATI DI ATTIVITÀ IN CRESCITA E 113 OPERATORI SANITARI IN PIÙ
Asst di Cremona: dal confronto fra il primo semestre 2024 e 2023 emergono alcuni dati che meritano attenzione. Ad esempio, il numero dei dipendenti in servizio è passato da 2.511 unità a 2.624, tradotto significa 113 operatori in più. Di questi 96 stanno lavorando negli ospedali di Cremona e Oglio Po e 17 nei servizi territoriali.
«Non era scontato – spiega il Direttore Generale Ezio Belleri. La difficoltà di reclutamento del personale sanitario è nota, ma questo risultato dimostra che, quando i professionisti si trovano, li assumiamo. Naturalmente, al numero maggiore dei collaboratori corrisponde un incremento della spesa, in questo caso stiamo parlando di oltre 5 milioni di euro». Non solo. In previsione, nel 2024 il costo del personale con contratti in libera professione sarà di circa 6 milioni di euro contro i 4 milioni e quattrocentomila del 2023. Mentre diminuiranno i costi determinati dai contratti con le cooperative (medici gettonisti) che passano da 1.479.466 euro (2023) a 860.000 euro.
PIÙ 180 RICOVERI
Decisamente migliorati anche i dati di attività e i ricavi. Confrontando il primo semestre del 2024 con lo stesso periodo 2023 si nota che le prestazioni ambulatoriali sono passate da 1.393.280 a 1.425.680 (più 32.400) con uno scostamento di circa 470mila euro. I ricoveri sono passati da 10.910 a 11.090 (+180) con uno scostamento di circa 1.600mila euro. In aumento anche gli accessi in pronto soccorso (+1899) e le prestazioni (+40.634) e di conseguenza anche i ricavi.
TUTTI HANNO FATTO LA LORO PARTE
«Questi numeri ci dicono che stiamo andando meglio e dimostrano il lavoro fatto insieme in questi primi mesi di mandato. I risultati si ottengono se tutti fanno la loro parte, e voi l’avete fatta» - ha detto Belleri rivolgendosi ai sanitari e agli amministrativi che hanno partecipato agli incontri delle scorse settimane. Il direttore ha ringraziato tutto il personale dell’Asst e i più stretti collaboratori Gianluca Leggio (Direttore Amministrativo, Francesco Reitano (Direttore Sanitario) e Angelo Garavaglia (Direttore Socio Sanitario).
IL CONFRONTO SUI NUMERI, SERVE A CAPIRE
«Ritengo che la scelta di condividere l’andamento aziendale con i colleghi sia molto importante. I numeri, se letti e utilizzati in modo appropriato, aiutano a capire se gli sforzi che stiamo facendo vanno nella direzione giusta, se la fatica è bene impiegata per raggiungere gli obiettivi e risolvere le criticità – ha continuato Belleri. Altrettanto importante è mettere a disposizione della stampa e dei cittadini i dati di attività che rappresentano l’oggettività dei fatti. Avere una visione d’insieme aiuta a capire che non va sempre tutto male e, soprattutto, che si sta lavorando con attenzione, anche per affrontare e cercare di risolvere i problemi».
OSPEDALE DI COMUNITÀ: L’INTEGRAZIONE CHE FUNZIONA
La mappa che descrive la realtà sanitaria e socio sanitaria è complessa, l’ospedale è solo una parte della rete. «Una complessità che passo dopo passo dovrà tradursi in percorsi ordinati e facilmente accessibili – ha precisato Belleri. In tal senso l’esperienza dell’Ospedale di Comunità si sta rivelando molto positiva. Si tratta di una struttura di ricovero breve per pazienti che hanno bisogno di interventi sanitari a bassa intensità clinica dopo la dimissione dall’ospedale e prima di rientrare a casa». È dotato di 20 posti letto e l’assistenza è garantita nelle ventiquattro ore da personale infermieristico che collabora con il medico geriatra. Rappresenta un passaggio importante nel percorso di dimissione protetta per le persone fragili. Attivo dal dicembre 2023, ad oggi ha ospitato circa 150 pazienti per un tempo medio di degenza che va dai 12 ai 18 giorni.
TEMPI DI ATTESA, AGENDE DEDICATE
Il rispetto dei tempi di attesa è un tema centrale. Negli ultimi mesi è stata implementata l’offerta di prestazioni con sedute aggiuntive in alcune specialità quali pneumologia, chirurgia vascolare, ginecologia, otorino, ortopedia, oculistica e radiologia, aumentando l’orario di erogazione dalle 16 alle 20 per alcuni giorni a settimana. In particolare, ha aggiunto Belleri «Stiamo potenziando la gestione completa del percorso di cura (prescrizione, prenotazione, erogazione e follow up). Dopo la visita, lo specialista - oltre a prescrivere le prestazioni di controllo - potrà prenotarle direttamente nella stessa struttura, attraverso agende dedicate. Questa azione nel tempo migliorerà la gestione delle liste di attesa».
NUOVO OSPEDALE, A SETTEMBRE IL PROGETTO DI FATTIBILITÀ TECNICO ECONOMICA
Dopo i workshop di confronto fra architetti e sanitari realizzati nei mesi scorsi, lo staff di Mario Cucinella sta portando a termine il progetto di fattibilità tecnico economica che – ha spiegato Belleri «presenteremo a settembre creando occasioni di incontro sia all’interno dell’Asst sia in Città».
![PRIMO SEMESTRE 2024 <br>DATI DI ATTIVITÀ IN CRESCITA E 113 OPERATORI SANITARI IN PIÙ](/documents/600244/4223041/Ezio+Belleri_dati+attivit%C3%A0_primo+semestre.jpg/52b0a077-a4ba-1cec-ad35-ad1fbe5d9c9a?t=1721907070186)
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24/07/2024
24/07/2024
INVECCHIAMENTO CUTANEO
UN CORSO PER PRENDERSI CURA DELLA PELLE CHE CAMBIA CON L’ETÀ
L'invecchiamento della pelle non è solo una questione estetica, ma riguarda la salute e il benessere della persona. Per questo il Consultorio di Casalmaggiore promuove un corso di due ore dal titolo "L'invecchiamento cutaneo, tra prevenzione e riduzione del danno", che si svolgerà in due edizioni: martedì 30 luglio e martedì 6 agosto 2024, dalle 14.30 alle 16.30 (Piazza Garibaldi, 3).
Cristina Agazzi, Assistente Sanitaria e Aurelia D’Avola, Assistente Sociale spiegheranno come cambia la pelle nel tempo, quali sono i fattori di rischio e le implicazioni psicologiche.
Il corso ha lo scopo di informare favorendo il dialogo con i partecipanti, è gratuito e si rivolge a uomini e donne di tutte le età. La prenotazione è obbligatoria.
INVECCHIARE È NORMALE
Solitamente si percepisce l’invecchiamento come qualcosa di negativo. Lo si collega all’idea di decadimento e di brutto, minando la propria autostima. Questo comporta fatica ad accettare i segni del trascorrere del tempo.
In realtà, invecchiare significa raggiungere una fase del proprio ciclo di vita. Il nostro corpo viene modificato attraverso un processo lento e lungo, che ci lascia il tempo di accettare i cambiamenti. L’invecchiamento è dunque un compagno di viaggio che segue ognuno di noi fin dalla giovane età e su cui è possibile intervenire, ad esempio attraverso uno stile di vita sano e attività fisica.
PER PRENOTARE
Invia una e-mail a consultorio.casal@asst-cremona.it specificando nome, cognome, data di nascita, recapito telefonico e la data a cui intendi partecipare.
![INVECCHIAMENTO CUTANEO<br>UN CORSO PER PRENDERSI CURA DELLA PELLE CHE CAMBIA CON L’ETÀ](/documents/600244/4223041/Invecchiamento+cutaneo_sito.jpg/c0cf3f16-cdb8-22e0-5449-3946f9e9dee5?t=1721816105598)
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23/07/2024
23/07/2024
MAMMA E BAMBINO: LE PRIME ORE INSIEME, UN MOMENTO MAGICO
Quando nasce un bambino o una bambina in sala parto ci sono l’ostetrica, un’infermiera del nido e uno specialista ginecologo: tutti si dedicano al neonato e alla mamma, con uno sguardo anche al papà, per accogliere la nuova vita in sicurezza e con tutte le attenzioni. Inutile dire che i primi momenti sono magici: è qui che ha inizio il lungo viaggio dei genitori con i figli.
Come ogni martedì torna il video appuntamento con il «percorso nascita» dell’Asst di Cremona. Questa settimana Claudia Bregoli (Ostetrica Ostetricia, Ospedale di Cremona) ed Elisa Maria Santi (Infermiera Nido, Ospedale di Cremona) spiegano cosa accade nelle prime ore dopo il parto e quali cure e attenzioni vengono riservate alle mamme con i loro piccoli e i papà.
SULLA NOSTRA PELLE
«Se il bimbo appena nato sta bene, viene messo subito a contatto con la pelle della mamma, sulla pancia», spiega Bregoli. «Questo primo contatto skin to skin (pelle a pelle) dura almeno due ore, un tempo necessario per completare l’ultima fase del parto che corrisponde alla fuoriuscita della placenta».
PROVE DI ALLATTAMENTO
«Durante lo skin to skin l’ostetrica segue anche il primo attacco del bambino al seno per l’allattamento - precisa Bregoli - e monitora lo stato di salute della mamma: perdite di sangue, pressione e stato emotivo. Per tutto questo tempo il papà è presente in sala parto. Il personale sanitario, sempre a disposizione, segue la famiglia passo dopo passo in queste prime ore dopo il parto».
L’ISOLA NEONATALE
«Al termine dello skin to skin il bambino viene portato nell’ isola neonatale, che è un luogo dedicato e attrezzato per la visita completa del pediatra neonatologo - spiega Santi. Contestualmente l’infermiera si dedica al controllo del peso, prende le misure e verifica la funzionalità di cavità nasali, esofago e retto. Poi vengono somministrate le profilassi previste, la vitamina K intramuscolo e la pomata oftalmica antibiotica».
ROOMING IN: UNA STANZA TUTTA PER NOI
«Il rooming in è una modalità che consente alla mamma di tenere in stanza il neonato 24 ore su 24. Questo favorisce la relazione e l’allattamento al seno perché permette alla mamma di vivere da subito la quotidianità con il neonato. L’esperienza delle prime ore riduce l’insorgere di possibili difficoltà che possono manifestarsi al rientro a casa», conclude Santi.
PER INFORMAZIONI
Consultare la pagina del sito di ASST Cremona dedicata alla Struttura di Ostetricia e Ginecologia e alla Patologia Neonatale.
![MAMMA E BAMBINO: LE PRIME ORE INSIEME, UN MOMENTO MAGICO](/documents/600244/4223041/Skin_to_skin.jpg/3ce1a43c-3e4d-3c9a-0b2e-23efa699dcfc?t=1721723546292)